INTRODUZIONE
Dopo la cocente delusione del finale di stagione, con la qualificazione in Champions League sfumata all’ultima giornata, abbiamo assistito ad un inevitabile ribaltone in panchina, con l’arrivo di Luciano Spalletti sulla panchina dei partenopei.
Nonostante gli 86 gol segnati (terzo miglior attacco del campionato) e i 41 gol subiti (terza miglior difesa) gli azzurri non hanno impressionato per continuità e gioco di squadra. Tenuti a galla il più delle volte da giocate di singoli, su tutti Insigne, Osimhen e Zielinski, i campani non sono mai riusciti a trovare una buona continuità di rendimento.
IL MODULO E GLI INTERPRETI
Per quanto riguarda l’11 ideale, non vi saranno enormi stravolgimenti nel modulo, che rimarrà il 4-2-3-1, sul quale il neo-mister Spalletti ha costruito un’intera carriera.
Tuttavia, durante la prima uscita stagionale contro il Venezia, il tecnico toscano ha optato per il 4-3-3, con Zielinski arretrato a centrocampo e non sulla linea di trequarti.
La formazione iniziale per i prossimi impegni, al netto di defezioni, non sembra tanto diversa da quella che ha chiuso la stagione appena trascorsa, con gli unici avvicendamenti che riguarderebbero Bakayoko, partito per fine prestito, Hysaj e Maksimovic per scadenza di contratto.
Per questo motivo non ci è difficile immaginare come, almeno in partenza, Osimhen, il quale si è reso protagonista di una reazione scellerata durante la prima giornata, che gli ha provocato un espulsione e conseguente squalifica di almeno una giornata, sarà unico terminale offensivo coadiuvato da Insigne (occhio però alla sua condizione contrattuale), Zielinski, vero numero 10 del Napoli, e uno tra Politano e Lozano a destra (con il primo favorito sia perché già allenato all’Inter dal tecnico toscano, sia perché il messicano è reduce da una delicata operazione agli occhi e almeno inizialmente potrebbe restare fuori).
Va inoltre ricordato Dries Mertens, che almeno inizialmente parte dietro le gerarchie e attualmente infortunato almeno fino a metà settembre, ma come ha dimostrato anche in passato è pronto a ritagliarsi uno spazio importante sia come riserva della prima punta, che come sua spalla in una sorta di 4-4-2 a trazione anteriore.
Molto defilata la candidatura di Petagna, praticamente fuori dal progetto, il quale è in procinto di approdare alla Sampdoria proprio dopo aver deciso la seconda gara stagionale nei minuti finali, contro il Genoa.
Il duo di centrocampo è quello che nel corso degli ultimi 6 mesi è stato minato maggiormente: prima la partenza di Allan a gennaio, poi il mancato riscatto di Bakayoko e, infine, notizia di inizio ritiro, l’infortunio al ginocchio per Demme, che lo terrà fuori almeno per 3 mesi.
In via di definizione l’affare che porterà Andrè Zambo Anguissa, centrale di centrocampo proveniente dal Fulham, alla corte di Spalletti.
Nelle intenzioni del tecnico, il camerunense (occhio alla sua assenza in ottica coppa d’Africa) potrà sposarsi alla perfezione con un giocatore più tecnico e “leggerino” alla Ruiz, il favorito per l’altra maglia nei due davanti la difesa.
Gli altri due pronti a subentrare, in attesa del ritorno di Demme dall’infortunio, previsto comunque non prima di Novembre, sono Lobotka ed Elmas, il primo autore di una più che discreta prestazione a Genova e il secondo protagonista del gol-tranquillità contro il Venezia (sebbene il mediano non sia il ruolo più adatto alle sue caratteristiche), partono leggermente indietro nelle gerarchie, sebbene i numerosi impegni ravvicinati costringeranno a notevoli turnazioni; attenzione alla posizione del macedone apparso in forma nelle ultime uscite amichevoli, oltre che decisivo alla prima giornata, e ben visto da mister Spalletti, che nel corso del ritiro lo ha definito come “campione che sa stare dentro la squadra e vicino al pallone per 90 minuti”.
Per quanto riguarda la difesa, Di Lorenzo-Manolas-Koulibaly e Mario Rui sicuri del posto. Tornato dal prestito alla Fiorentina Malcuit, che difficilmente rimarrà in organico, e svincolati Maksimovic e Hysaj, il Napoli sicuramente dovrà intervenire per rinforzare il reparto, che vede come alternative il solo Rrahmani con Juan Jesus alla coppia centrale (ma provato anche sulla corsia di destra nel precampionato) e Ghoulam a Mario Rui a sinistra.
Se il Napoli riuscirà a resistere anche quest’anno agli assalti esteri per Koulibaly, potremo assistere a semplici acquisti di contorno per completare il reparto, come avvenuto per Juan Jesus, arrivato da svincolato su espressa richiesta di mister Spalletti (che lo ha già allenato in passato, andrà ad occupare l’ultimo slot per la difesa partenopea). Viceversa, una sua partenza permetterebbe alla società di intervenire pesantemente sul mercato e completare anche altri ruoli scoperti in rosa (come il centrocampista centrale), ma il passare dei giorni non favorisce questo tipo di soluzione.
Infine, la porta del Napoli sarà difesa dal duo Ospina-Meret con il secondo, fresco campione d’Europa, favorito per essere il titolare.
I BALLOTTAGGI
Per la squadra partenopea sono essenzialmente 2: uno riguarda il trequartista di destra, con Politano leggermente in vantaggio su Lozano, almeno fino alla sua completa guarigione.
Il secondo ballottaggio a nostro avviso riguarda il centrocampo con Ruiz unico sicuro del posto, soprattutto dopo il gol del vantaggio contro il Genoa. La sua spalla, che dovrebbe essere un giocatore più fisico rispetto allo spagnolo, è arrivato nelle ultime ore di mercato, ovvero Zambo Anguissa (in sua alternativa uno tra Lobotka, Elmas o l’arretramento di Zielinski, sebbene quest’ultima ipotesi sembrerebbe troppo sbilanciata, al momento).
In attacco, infine, resta la staffetta tra Osimhen e Mertens. Il nigeriano parta come titolare grazie alle sue caratteristiche uniche che fanno giocare bene tutta la squadra. Il folletto belga, però, sa come lasciare il segno e resta un elemento di primo piano, anche in ottica fantacalcio.
I GIOCATORI SU CUI PUNTARE
In ogni fantasquadra che vuole puntare alla vittoria, non può mancare l’attaccante da almeno 20 gol. Questo giocatore, per noi, può essere Osimhen, che sta andando molto bene in precampionato e ha concluso in crescendo la scorsa stagione. Non ha sostituti, se non Mertens per spezzoni di partite o prima di incontri europei. Per questo motivo prenderli insieme non conviene, immaginando anche un esborso troppo elevato per la coppia, soprattutto in leghe numerose.
Non si può non puntare sul capitano Lorenzo Insigne, uno dei pochi a salvarsi lo scorso anno e sicuramente l’ultimo ad arrendersi, oltre che già in gol contro i veneziani. Ottima scelta Lozano che è riuscito a rinascere dopo un periodo sottotono, ed ovviamente anche Politano.
Tassello importante per il Napoli è Zielinski. Cresciuto esponenzialmente rispetto a due stagioni fa, è riuscito a diventare inamovibile dall’11 titolare e un centrocampista offensivo come lui fa sempre comodo in una fantasquadra competitiva.
Una menzione la merita anche Di Lorenzo, in rampa di lancio e reduce da un grandissimo Europeo. Manolas e Koulibaly solite certezze (se non ci saranno sorprese dal mercato).
LE SCOMMESSE
Di scommesse nella rosa attuale ce ne sono ben poche, forse l’unica è rappresentata dallo slovacco Lobotka, che si è presentato in ritiro tirato a lucido, lontano parente della sua versione sovrappeso dell’anno scorso, il quale sicuramente avrà chance importanti data la penuria di alternative nel ruolo.
Menzione d’onore la merita Dries “Ciro” Mertens: il belga, entrato ormai nella storia del club, è da sempre abituato a sovvertire pronostici e previsioni, quindi non dovremo meravigliarci se alla lunga riuscisse ritagliarsi un ruolo importante all’interno dello scacchiere di Mr. Spalletti, dato anche il numero di incontri ravvicinati.
GLI SCONSIGLIATI
Da squadra top qual è il Napoli sono pochi gli sconsigliati per rendimento, bensì per reale utilità al fantacalcio. Tra questi troviamo Fabian Ruiz, che nel campionato appena trascorso ha deluso le aspettative; la costanza manca, ma soprattutto i bonus sono davvero pochi sebbene venga da un gol segnato all’ultima giornata prima della sosta. Citiamo anche Mario Rui (soprattutto in leghe poco numerose), terzino dal sicuro affidamento, che fatica e non poco in zona bonus, e Rrahmani, apparso in difficoltà quelle poche volte in cui è stato chiamato in causa e che parte notevolmente dietro la coppia Manolas-Koulibaly.